IL CORPO SI SCOPRE - Le diete estive.
- Laura Romagnoli

- 5 lug 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 12 lug 2024

È arrivata l'estate e già da qualche giorno i pensieri hanno preso a concentrarsi su di un unico grande tema: le vacanze.
Quello che non hanno mai smesso di fare però, e non lo faranno nel breve periodo, è essere catturati dai social network: strumenti di connessione ma anche e soprattutto di diffusione, i cui algoritmi sono in grado di influire sull'opinione pubblica creando tendenze.
AUTOSCATTO
Viviamo all'interno di una società senza dubbio "visiva" e dunque il materiale che circola sul web, in modo particolare sulle piattaforme social, è prevalentemente foto/video-grafico.
Niente di meglio che riprendere se stessi per ottenere interazioni di successo, questo meccanismo ormai lo ha imparato anche chi non è del mestiere.
Devi sapere che la rappresentazione mentale del nostro corpo avviene proprio per immagini e non è un caso che le tecnologie funzionino sulla base di questo assunto: sono costruite a somiglianza degli esseri umani, non il contrario.
L'immagine corporea, dicevamo, si costruisce grazie ad alcuni elementi fondamentali. Li elenco per semplificare:
emozioni, le risposte che l'intero organismo produce a seguito degli stimoli ambientali cui è sottoposto. (Es. Mentre sto camminando, all'improvviso sento un forte rumore. L'emozione della paura irrigidisce i muscoli del corpo e dilata l'apertura degli occhi in modo che io sia attenta a capire da dove arriva quel rumore e che sia attivata nel caso in cui debba mettermi al sicuro);
percezione, quel processo di sintesi attraverso i cinque sensi grazie al quale attribuiamo significato agli input provenienti dall'esterno. (Es. Lo stomaco brontola, i muscoli delle gambe mi sostengono con più fatica e magari insorge un lieve mal di testa. Da questi sintomi intuisco di avere fame e bisogno di energia per il corpo);
pensieri, i contenuti mentali che prendono forma. (Es. Ho molto caldo e il mio desiderio di abbassare la temperatura corporea fa sì che io abbia voglia di un tuffo nell'acqua fresca. In una frazione di secondo, disegno nella mia mente la piscina in cui vorrei tanto essere immersa);
costrutti sociali, schemi di ragionamento e valutazione che dipendono dalla cultura in cui la persona è inserita. (Es. Se indosso una taglia/un numero di calzature che difficilmente reperisco nei negozi o veste in modo meno attraente delle taglie più comuni mi convincerò che il mio corpo è "fuori misura" e dunque brutto – niente di più artificioso naturalmente).
TAGLIA XXXXXXS
Le ricerche nel settore, come quelle di Blowers e collaboratori su "La relazione tra pressione socio-culturale ad essere magri e l'insoddisfazione corporea nelle ragazze preadolescenti", ci dicono che già nel 2003 i media avevano creato una sovraesposizione tale agli ideali di magrezza da far credere che quel tipo di corpo, solo quello, fosse indice di bellezza e successo nella vita.
Se l'ideale di magrezza che viene sponsorizzato dai social viene interiorizzato e fissato come obiettivo da raggiungere oppure, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, impossibile da realizzare il rischio è quello di mettere a paragone il proprio corpo con quello che i media "chiedono" di avere e di sentirsi così fuori luogo, fuori tempo e fuori misura come dicevamo sopra.
IL CORPO CHE SI SCOPRE
L'estate è il periodo dell'anno in cui necessariamente ci mostriamo di più: l'aumento delle temperature fa venire voglia di scoprirsi ed è anche un piacere sentire i raggi del sole o l'aria tiepida sulla pelle.
Questo è anche il momento in cui molte persone si impegnano a rimodellare i punti del corpo che considerano più critici in vista della temutissima "prova costume" che, dato questo nome, si associa ai concetti di gara e competizione generando spesso disagio. Solitamente l'idea è quella di approfittare di una stagione favorevole per abbassamento dei livelli di appetito e velocità nello scioglimento dei grassi per iniziare la dieta e, con la scusa, provare ad adottare uno stile alimentare sano.
È un ottimo proposito, perché dovrebbe creare difficoltà?
Sai qual è il problema, che poi non è un problema? Che quando io sto bene, non c'è niente che io tema. Jovanotti - Lorenzo 1992
LA TUA PARTE
Cambiare abitudini, comportamenti, idee è parte integrante della nostra natura ed è un’ottima mossa se risponde ad un bisogno emerso con chiarezza.
Cambiare è anche un percorso, dunque letteralmente uno spazio che prende forma a seguito di più spostamenti. Non un solo passo. Tanti.
Una volta individuato e scelto il nuovo approccio al cibo, una parte di te potrebbe mostrarsi felice, convinta che la decisione presa sia proprio quella giusta, e desiderosa di riscontrare già i primi risultati.
Un’altra, quella più legata alla vecchia routine, potrebbe invece esprimere scontentezza, scetticismo e poca, pochissima fiducia nei confronti delle novità. Se così fosse, sarebbe una reazione psichica molto comune. Il nostro Ego lavora incessantemente per cercare di mettere d’accordo le spinte impulsive con la coscienza morale, a volte ci riesce senza troppa fatica ma altre resta così preso nel mezzo da rischiare un eccesso di sintesi nella sua risposta.
Ci porta fuori strada!
SUGGERIMENTI
Ecco allora alcuni consigli utili da seguire PRIMA di iniziare una qualsiasi dieta e creare le condizioni favorevoli per sostenere l'equilibrio dell'Ego:
Rivolgiti ad un professionista certificato, una persona che ha seguito una formazione specifica sul tema alimentazione;
Cambiare abitudine richiede un investimento di energie, funziona se accetti che per molti versi servirà uno sforzo da parte tua;
Assicurati di aver compreso l'approccio seguito da chi ha elaborato il tuo nuovo piano alimentare: deve avere un senso prima di tutto per te
È fondamentale che il programma tenga conto dei tuoi ritmi di vita. Se sei una persona che vive fuori casa per molte ore al giorno, per esempio, non avrai il tempo (e forse neanche la voglia) di cucinare ricette elaborate con alimenti ricercati per ogni pasto e una dieta basata su di questo risulterà fallimentare prima ancora di averla cominciata.