LA SCIENZA DELL'AMORE - Il sentimento di cui biologicamente non possiamo fare a meno.
- Laura Romagnoli

- 9 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 12 lug 2024
Presso tutte le culture del mondo ha l'aspetto di una divinità, l'Antica Sapienza ne fa una condizione imprescindibile per la creazione, appartiene intrinsecamente alla nostra esistenza ed è palese che non ne possiamo fare proprio a meno.

Mi riferisco all'amore, quel sentimento di forte attrazione fisica ed emozionale che a volte si prova nei confronti di un'altra persona.
Siamo abituati a trattare l'argomento affidandolo al romanticismo, alla poesia e persino alla spiritualità. Una vastissima letteratura di questo genere testimonia la centralità dell'amore nella vita delle persone che ne hanno declamato tanto la gioia ed il trasporto per la sua presenza, quanto la sofferenza e la dannazione per il suo esatto opposto.
OGGI CE LO DICE ANCHE LA SCIENZA
L'amore è un bisogno biologico esattamente come mangiare o dormire e la sua presenza è ben riconoscibile all'interno del nostro cervello dall'attività del mesencefalo, la porzione superiore del tronco encefalico responsabile dei movimenti oculari.
Ma non solo.
GLI ORMONI E IL SISTEMA DI RICOMPENSA
Le ricerche effettuate dalla dott.ssa Stephanie Cacioppo (neuroscienziata, presidente della Society for Social Neuroscience e docente universitaria a Chicago) e dai suoi collaboratori dimostrano che quando siamo innamorati ben 12 aree cerebrali si muovono all'unisono per rilasciare ormoni come la dopamina, l'ossitocina e l'adrenalina i quali tradotti in stati d'animo significano: benessere, disposizione all'interazione sociale e senso di euforia.
Inoltre, le rilevazioni effettuate dalla ricercatrice sottolineano un'attivazione particolare del cosiddetto sistema di ricompensa formato da amigdala, ippocampo e corteccia prefrontale. Quest'area cerebrale risponde ai comportamenti che inducono piacere aumentando il flusso sanguigno locale, esattamente ciò che è accaduto alle persone esaminate durante la semplice attività del parlare di qualcuno a loro caro.
CUORE E RAGIONE
Spiegare l'amore utilizzando il linguaggio della scienza potrebbe indurre a pensare che si stia privando tale sentimento di tutto il suo calore e della magia trasformativa che è in grado di manifestare.
Io stessa ho avuto questo dubbio prima di addentrarmi negli approfondimenti che ho qui sintetizzato. Poi però, passo dopo passo, ho avuto l'impressione che le ricerche neuroscientifiche sull'amore avessero il pregio di renderlo ancora più universale, a disposizione di tutti perché non solo la mente con i suoi processi del pensiero, ma anche il corpo nasce dotato di strutture in grado di recepire l'amore.
E ciò nulla toglie, anzi aggiunge, alla sua poetica armonia.
"… tre fuochi dovrai accendere: uno per la vita, uno per la morte e uno per l'amore. Tre destrieri dovrai cavalcare: uno per il piacere, uno per il terrore e uno per l'amore. Tre tradimenti dovrai conoscere: uno per il sangue, uno per l'oro e uno per l'amore."
Game of Thrones — George R. R. Martin (gli Eterni a Daenerys Targaryen)
GLI OCCHI: INTERPRETI INCONSAPEVOLI
È nello specchio dell'anima infatti che le discipline umanistiche riflettono quelle scientifiche.
Da Platone a Charlotte Bronte, passando per Jacques Lacan e tantissimi altri nomi autorevoli, rimane indiscussa l'importanza dello sguardo nelle relazioni significative (e non). Anche in questo caso la scienza conferma una volta di più quanto avevamo già intuito grazie alla nostra esperienza di esseri umani.
Lo sguardo è una componente fondamentale da tenere in considerazione se si vogliono comprendere le nostre emozioni e quelle degli altri. Guardarsi consente di sintonizzarsi sulle frequenze di un'altra persona, amplificando lo stato d'animo predominante in un dato momento, e di vivere un'intensa esperienza di connessione. Anche neuronale.
Le ricerche effettuate nell'ambito delle neuroscienze, infatti, dimostrano che l'azione dei neuroni a specchio permette alle persone innamorate di essere connesse tra loro in modo speciale, migliorando addirittura il loro livello di prestazione in coppia rispetto quello del singolo. Sarà per questo motivo che ogni cosa fatta con (e per) amore autentico risulta sempre la migliore tra le quali si potesse scegliere?

