PAUSA ESTIVA: COSA METTERE IN VALIGIA PER LA NOSTRA PSICHE?
- Laura Romagnoli

- 11 lug 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 lug 2023
"Qualche consiglio pratico per gestire al meglio le vacanze".

Siamo nel pieno dell'estate ed è ormai di rito, al momento dei saluti, augurarsi buone vacanze.
Alcune persone hanno scelto (più o meno liberamente) di partire nei mesi di giugno e settembre approfittando di luoghi poco accalcati, ma la maggior parte di noi ora scalpita per l'imminente partenza.
Concedersi una pausa astenendosi dal pensare agli impegni lavorativi, oltre a non svolgerli per un paio di settimane circa, potrebbe non essere così semplice per chi vive nell'era "del fare". Ecco allora qualche consiglio pensato sulla base degli argomenti che emergono di più nei miei percorsi psicologici.
1 - ESISTONO TANTISSIMI MODI DI STARE IN VACANZA
L'utilizzo massivo dei social network negli ultimi anni ha contribuito tantissimo ad omologare le possibili fantasie su come trascorrere le vacanze, riducendole sostanzialmente ad un'unica tipologia: indimenticabili.
Le foto condivise in questo periodo di solito ritraggono persone con indosso sorrisi smaglianti, un'abbronzatura perfetta e immersi in un mare da sogno. Ci pensano poi gli annunci pubblicitari a rincarare la dose, mostrandoci destinazioni lontane dalla nostra disponibilità economica e allo stesso tempo dicendoci quanto sarà semplice realizzare quel viaggio con un banalissimo clic.
Come sopravvivere alla frustrazione di non poter corrispondere all'ennesimo immaginario comune?
Ricorda che in realtà esistono tantissimi modi diversi di stare in vacanza e ogni pausa estiva è bene che venga organizzata in base alle tue NECESSITÀ e POSSIBILITÀ del momento. Anche le gite fuori porta e le esperienze nuove, seppure nei dintorni del proprio luogo di residenza, sono un vero toccasana!
2 - LO STRESS
Lo stress è una funzione importantissima per il nostro organismo perché viene attivata quando dobbiamo rispondere ad input esterni che ci costringono ad uno sforzo giudicato eccessivo. È dunque un rilevatore molto efficace dei nostri limiti di prestazione.
Il fatto che, in quanto esseri viventi, ci ritroviamo ad interagire con l'ambiente circostante utilizzando la risposta "stress" non rende di per sé tale processo una patologia; lo diventa quando l'esposizione ad un evento traumatizzante è molto intensa oppure molto prolungata nel tempo.
La tensione psicofisica a cui è soggetto l'organismo ogni volta che deve svolgere un compito o una prestazione diventa (in questo secondo caso) un dispendio energetico importante a cui mente e corpo non possono provvedere a lungo.
Perciò, non attendere di trovarti in grandi difficoltà per concepire il bisogno di un po' di sano riposo.
"Fai come se sotto le stelle il panico che hai in testa fosse musica"- No stress, M. Mengoni
3 - TOGLI IL PIEDE DALL'ACCELERATORE
Hai mai sentito parlare di "cronofagia"? Con questo termine si indica la difficoltà a ritagliarsi del tempo libero in una società, la nostra, che impone settimane dense di impegni improrogabili da portare a termine seguendo un ritmo molto sostenuto.
Tale frenesia ci catapulta in una dimensione ingannatrice all'interno della quale impegni e scadenze hanno tutti uguale priorità o urgenza; ciò significa che saremo convinti di dover impiegare il 100% delle nostre forze psichiche e fisiche in ogni attività da svolgere.
Siccome poi questa è anche l'era del multitasking, quelle attività da svolgere tutte con la massima urgenza saranno da smaltire in contemporanea (o per lo meno così penseremo di essere obbligate/i a procedere).
Il multitasking, però, è una procedura che le neuroscienze considerano poco efficiente nel suo complesso perché ogni volta che si sposta l'attenzione su un ulteriore compito, i lobi frontali sono costretti a cambiare direzione e ad attivare nuovi processi di elaborazione per tradurre i dati in ingresso. L'attenzione così si frammenta e il rendimento cala.
È come se, per raggiungere una destinazione B partendo da A, si procedesse a zig-zag invece che in linea retta.
Il cervello è maggiormente prestante quando siamo concentrati su una cosa per volta e lo diventa ancora di più quando gli concediamo un po' di tregua.
Le pause dall'attività lavorativa permettono di ridurre il livello di stress e aumentare quello della felicità.
Staccare per qualche giorno ti farà tornare in pista con uno spirito più energico e creativo.
Buone vacanze!


